• Track List
1 - Cartoon (Biscoe, Pope, Turner)
2 - TrioPlusTrio 1
3 - TrioPlusTrio 2
4 - TrioPlusTrio 3
5 - TrioPlusTrio 4
6 - Sergio Armaroli Trio
All compositions by Roger Turner, Chris Biscoe, John Pope, Sergio Armaroli, Walter Prati, Giancarlo Schiaffini except 1 by Roger Turner, Chris Biscoe, John Pope; 6 by Sergio Armaroli, Walter Prati, Giancarlo Schiaffini
• Personnel
Sergio Armaroli - prepared vibraphone
Giancarlo Schiaffini - trombone
Walter Prati - cello
Roger Turner - drumset, percussion
Chris Biscoe - alto sax, alto clarinet
John Pope - double bass
• Recording Data
Total time 51:28 STEREO DDD
(p) 2019 DODICILUNE (Italy)
(c) 2019 DODICILUNE (Italy)
www.dodicilune.it
CD DODICILUNE DISCHI Ed429
8033309694290
Produced by Sergio Armaroli and Dodicilune
Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it)
Recorded 5 December 2018 at Il Pollaio, Ronco Biellese (Bi), Italy
Mixed and mastered February 2019 at Il Pollaio, Ronco Biellese (Bi), Italy
Sound engineer Piergiorgio Miotto
All photos (c) Roberto Masotti
Contact: www.sergioarmaroli.it, www.turners-site.com
• EXTRA NOTES
Thanks to Mauro Stocco for his help in setting up this meeting, and getting cartoon to the session
Prosegue la collaborazione tra il compositore e vibrafonista Sergio Armaroli e l'etichetta salentina Dodicilune. Giovedì 31 ottobre esce infatti, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital, "TrioPlusTrio". Nei sei brani si alternano e si confrontano il trio guidato da Armaroli, composto dal trombonista Giancarlo Schiaffini e dal violoncellista Walter Prati e il trioCartoon formato dal batterista e percussionista Roger Turner - una delle voci storiche più autorevoli della libera improvvisazione inglese - dal sassofonista e clarinettista Chris Biscoe e dal contrabbassista John Pope. Da sempre la poetica di Sergio Armaroli abbraccia molteplici ambiti espressivi alla costante ricerca di un’unità dell'esperienza. Per la prima volta utilizza il "vibrafono preparato", una novità nel suo percorso di ricerca con un approccio musique concrète, nel tentativo di uscire dall'accordatura temperata dello strumento e dal suo timbro "troppo" puro verso una trasformazione spettrale e verso modelli sonori divergenti. Il disco si apre con un brano dei tre jazzisti britannici e si chiude con il trio italiano. Nel mezzo quattro pezzi nel quale i sei musicisti si confrontano, per la prima volta insieme, improvvisando negli studi "Il pollaio" di Ronco Biellese con la supervisione del sound engineer Piergiorgio Miotto. Da sottolineare l'apporto anche poetico di Roberto Masotti, celebrato fotografo di musiche, ideatore del libretto dedicato agli oggetti di questa musica preparata: "oggetti d'affezione per una musica preparata e altra."
Photo by ©Roberto Masotti
Photo by ©Roberto Masotti
Cet album est le fruit d'une rencontre entre passionnés de free jazz: la réunion de deux trios, l'un italien, l'autre britannique.
D'une part, le trio de Sergio Armaroli, peintre, poète et musicien qui envisage "l'improvisation comme une extension du concept d'art". De l'autre, Cartoon, le trio de Chris Biscoe.
Adepte de la pluridisciplinarité, Sergio Armaroli a poursuivi des études de percussion au Conservatoire Verdi de Milan et a eu des cours avec Joey Baron comme Han Bennink. Leader de l'Axis Quartet, avec le saxophoniste Claudio Guido, il joue ici du "vibraphone préparé". A la manière d'un piano préparé, il dispose différents objets sur le vibraphone pour en modifier les tonalités, ce que suggèrent les photos du livret.
A ses côtés, une des figures de proue du free jazz italien, le tromboniste Giancarlo Schiaffini. Souvent associé au saxophoniste Mario Schiano, il est un ferven adepte de la musique improvisée. Membre de l'Italian Instabile Orchestra, dirigé par Giorgio Gaslini et Pino Minafra, il a côtoyé la crème du jazz italien, de Gianluigi Trovesi (album About Monk) au groupe Nexus de Daniele Cavallanti et Tiziano Tononi. On a pu l'entendre en Belgique, à Jazz!Brugge en 2008, au sein de Trium, en compagnie de Jean-Luc Cappozzo (tp) et Francesco Branciamore et, dans les années 80, au Centre Culturel de Seraing, au sein du sextet d'Enrico Rava, lors d'un concert dédié à Nino Rota, en compagnie de Pietro Tonolo, Franco D'Andrea, Giovanni Tommaso et Tony Oxley.
Complète le trio le violoncelliste Walter Prati, qui a formé un duo avec Sergio Armaroli (Close your eyes opren your mind) mais peut tout aussi bien jouer du Giacinto Scelsi, avec violoncelle et électronique.
Membre des orchestres de Mike Westbrook comme de Chris McGregor, Chris Biscoe (saxophone alto et clarinette alto) a aussi côtoyé Harry Beckett comme Didier Levallet, au sein de l'ONJ, fin des années '90 (ONJ Express, Séquences, Deep Feelings).
A ses côtés, deux autres figures du free britannique, le contrebassiste John Pope et le batteur Roger Turner, adepte lui aussi du détournement de l'instrument à l'aide d'objets. Il a formé un duo avec Chris Biscoe, croisé Phil Minton, Annette Peacock, Evan Parker, Charles Gayle et notre compatriote Fred Van Hove.
L'album comprend six improvisations. La première est réservée au trio Cartoon, une plage qui met en évidence la belle sonorité de Biscoe à la clarinette alto. La dernière est elle réservée à une séquence bruitiste de Sergio Armaroli au vibraphone préparé sur fond de trombone bouché. Les quatre autres séquences improvisées réunissent les deux trios, dans un échange interactif entre le vibraphone (en dialogue avec la contrebasse sur Trioplustrio 3, avec frottement de cordes et archet sur Trioplustrio 4), alto volubile et trombone vrombissant, parfois avec sourdine (Trioplustrio 2).
Un album à réserver aux fervents de la musique improvisée.
© Claude Loxhay
La componente italica della presente line-up è stata collettivamente (o in libera associazione) già apprezzata entro iniziative a propria firma, così come facente capo o orientata a personalità quali Alvin Curran, Elliott Sharp o Luc Ferrari (almeno per quanto concerne le più recenti prove), e nelle individuali fisionomie Sergio Armaroli, Walter Prati e Giancarlo Schiaffini sono tre differenti figure che hanno attraversato il panorama sperimentante con modalità e su scene distinte. Ne riesce stimolante in potenza il loro cimento con il britannico trio Cartoon, paritario in termini di forze solistiche, vantante alla punta solistica lo sperimentato Chris Biscoe (militanze presso le orchestre di Mike Westbrook e Chris McGregor) e completato dal veterano batterista Roger Turner e dall’eclettico contrabbassista John Pope.
I tre solisti d’oltre Manica, appena prodottisi in un lavoro discografico dalla consistente Confront recordings (Change Of Meaning, del 2019) si dispongono quale asimmetrico complemento al nostrano trio, recando gli elementi costitutivi del sax-trio ma in forma aperta quanto interattiva; indubbia e funzionale la sinergia tra i tre musicisti nostrani, mutualmente rodati da numerosi collaborazioni recenti, e quanto liberamente gemmante dal collettivo sound s’ispessisce e s’articola in tale prova a sei, non oscurando i segni e gli apporti dei singoli.
Anti-calligrafiche ma sempre leggibili le sortite d’ottone di Giancarlo Schiaffini, serpiginose ed esploranti le figurazioni del sax di Chris Biscoe, fibrillante e tesa ispirazione dalle artefatte lamine vibranti di Sergio Armaroli, angolose le espressioni contrabbassistiche di John Pope, fluenze alternativamente spiritate e sognanti da parte del cello elettroacustico di Walter Prati, esternazioni ad effetto con occasionali pirotecnie dal set percussivo di Roger Turner, e tanti e tali dinamici ingredienti fungono da variabili interattive ed in libero, reciproco ascolto.
Lungo un programma scandito in sei misure, tra cui si segnala la fluviale e polimorfa TrioPlusTrio 1 , la sequenza è aperta dal solo Trio Cartoon e conclusa dalla sola terna nostrana nell’ultimo passaggio, a completamento di un’esperienza non certo parca di suggestioni né di valenza spettacolare.
S’accresce in repertorio e guadagna argomentazioni una serie avant-garde (in realtà mai davvero dichiarata come tale) della label salentina Dodicilune, traente materiali e suggestioni da matrici sia jazz che post-accademiche (se si concorda sul pur vago termine): ulteriormente accreditata da tale testimonianza in sestetto (graziata in termini editoriali anche da un ricco booklet fotografico), si licenzia dunque un’appagante sessione primariamente caratterizzata da un sensitivo interplay, polivocale ed effimero affresco in cui si combinano funzionale effettismo e sensibile improvvisazione neo-free.
Aldo Del Noce, SoundContest
Tempi irregolari dentro il jazz moderno.
Sergio Armaroli è un vibrafonista che ama sperimentare nuove soluzioni, tra ricerca e tradizione. Con Trioplustrio (Dodicilune) esplora il free jazz con note blu, atmosfere collettive e una 'libertà assoluta'. Lo assecondano con un mood sonoro sofisticato e contemporaneo Giancarlo Schiaffini trombone, Walter Prati cello, Roger Turner drumset, percussion, Chris Biscoe alto sax, alto clarinet, John Pope double bass, con tempi percussivi, dilatati riflettendo sulle trasformazioni del jazz.
Giuseppe Maggioli, Windout
Il Sergio Armaroli Trio con Giancarlo Schiaffini e Walter Prati e con l'anglosassone Cartoon (Roger Turner, Chris Biscoe, John Pope) in TrioPlusTrio (Dodicilune) propone un radicalismo estremo [...]
Guido Michelone, Alias/ il manifesto | TOP FIVE 2019
More attuned to free improvisation is Dance Steps, whose terpsichorean details connect the prepared vibraphone of Italian Sergio Armaroli, who has duetted with Fritz Hauser and UK percussionist Roger Turner, who has worked with just about everyone in improvised music.
Slower-paced and more languid than the other disc, Dance Steps’ nine tracks evolve with ticking vibraphone reverberation and nearly silent drum top rubs, rumbles and nerve beats from Turner. Shrewdly snaking among each other’s sequence framing, the drummer adds chain rattles and the vibist tremors as they work their way up to “Rhumba Valley”, the first instance of sound extension. Negating the title, there’s nothing Latin about the duet. Unlike Caputo, Armaroli’s vibe style ascribes equal weight to each resonation. That means even a track like this one that accelerates from adagio to presto, there are relaxed interludes within speedy sound bursts. These are matched and integrated within Turner’s outflow of punches against screws, lugs and other metal, isolated rim shots and drum pattering. Armaroli does also suggest some Milt Jackson-like stops and glissandi, but again his moderated style equal temperament clangs prevents romantic or rhythmic excess to become prominent. Instead Turner’s intermittent chain rattles and focused sawing on the viraphone’s bars and frame decorate narratives while moving them chromatically. Although there are other more barbed and shaking dual textures elsewhere, it’s the stop-start “Breath-In” – perhaps in repressed excitement – that most clearly defines the interaction. While expressing connective patterns, Armaroli bar-tolling reveals new strength and tone variations as it nestles against garn casa-like pops and Turner’s almost inaudible nerve beats. This mix of noise and silences helps define the session that just stops without ceremony.
Vibraphones can be used for their percussive and descriptive textures in all sorts of music. These idiophone-directed discs confirm how the sophistication of improvised music allows the instrument to be equally prominent in both ways.
–Ken Waxman