Titolo | Silenzio (in C) |
Autore | Sergio Armaroli |
Editore | UNI Service, 2011 |
ISBN | 8861787746, 9788861787742 |
Lunghezza | 52 pagine |
La voce poetica di Sergio Armaroli riprende nel respiro di queste pagine, "correggendo dove possibile", e ricomponendo la propria voce poetica e frammentaria in un mosaico incompleto "nel tentativo di creare un archivio: il Catalogo!" Nel titolo la presenza di un debito verso una musica possibile e di un luogo entro cui accordarsi. I versi sono intercalati, come un contrappunto immaginale, da alcune "ombre" di scrittura "in disegno", sotto forma di progetto, e documentate come l'immagine fotografica di una deriva di segni realizzate a margine di tanto silenzio dal poeta in persona.
La poetica frammentaria e rabdomantica di Sergio Armaroli abbraccia molteplici ambiti espressivi alla costante ricerca di una unità dell'esperienza "laddove la scrittura diviene segno e grafema". Si dichiara dilettante, pittore e percussionista concreto. Nella vita reale è costretto ad uno sforzo pedagogico costante.
COME UNA PREMESSA
In queste pagine
ho cercato,
correggendo dove possibile,
di riprendere
la mia "poetica voce",
e frammentaria,
ri-componendola
a mosaico.
La raccolta,
questa seconda,
nasce
da una necessità di chiarezza
(nel tentativo di creare un archivio: "il Catalogo!").
"E' poesia tutto ciò ?", è bene chiedersi;
o almeno,se
"tutto ciò", è:
rispetto ad un'arte: Forma?
La poesia, in quanto fare,
non deve
se non inverarsi
ed essere nella voce "che la ditta".
In conclusione: della mia poesia,
che qui si raccoglie,
(e da sé; per non perdersi,
se non entro le maglie dell'oblio).
Inventato il linguaggio.
Perso è il contatto.
Di fronte a noi
la certezza di essere salvi
agli occhi della storia
o nella fragile memoria.
DI RIMA INGENUA
Ingenua
mia piccola cosa
detta poesia
non ho bisogno di te
io ti chiedo: "E vola via!".
E così sia.