SERGIO ARMAROLI AXIS QUARTET
Sergio Armaroli, vibraphone/vibrafono
Claudio Guida, saxs/saxofoni
Marcello Testa, double bass/contrabbasso
Nicola Stranieri, drums/batteria
Il Quartetto del vibrafonista e compositore Sergio Armaroli si inserisce all'interno di una dimensione post-ideologica del linguaggio del jazz praticando rabdomanticamente l'improvvisazione oltre ogni confine stilistico, sviluppando tecniche ed un pensiero compositivo che attingono dalla lingua viva della cultura afro-americana e dalla musica del novecento inteso nella sua complessità con spirito nomade e lucidamente disilluso.
Axis: alla ricerca di un asse di equilibrio
Il concetto di Asse (Axis) è fondamento di tutto il lavoro del gruppo come ricerca costante e dinamica di un punto di equilibrio. Tale punto è individuabile in uno spazio/tempo posto tra scrittura epigrammatica frammentaria e pratica improvvisativa. Una "consapevolezza allargata" che diventa visione, prospettiva e punto di vista sempre cangiante dove il jazz, inteso come linguaggio storicamente definito si trasforma, attraverso manipolazione del materiale, in sedimento rimosso della memoria.
Questo asse di equilibrio può essere cercato tra un frammento melodico ed un campo armonico ("Axis One, Two e Three"), oppure manipolando l'intero materiale in una dimensione di sospensione e di attesa ("Walt"); attraverso la frammentazione ritmico-armonica di un canto ottenuto da un rovesciamento intervallare e di prospettiva ("Seven Blue"); in una dimensione ludicamente raffreddata in due ballads post-modern, una in stile country ("A Dream") e l'altra come un waltz-bossa ("Merci"). Infine, come conclusione di un percorso precariamente umano ("Prayer and Request") nato come preghiera e richiesta di ascolto.